
Google Trips
Prime impressioni

Giancarlo Fazzi, Senior Traveler, Italy
Il gigante ha fatto un altro passo. Era inevitabile che il colosso Google finalmente si decidesse a pubblicare un App per il turismo. L’ennesima.
Google Trips è scaricabile gratuitamente dagli store per Android ed Apple.
ViaggioBlues l’ha torchiata subito cercando di intuirne le potenzialità e scovarne le eventuali debolezze..
Gioco forza che Google Trips attinge a pieno da altre funzioni preesistenti in famiglia:
- Google Maps per la cartografia
- Google Places per i POI (punti d’interesse) e le recensioni
- Gmail per i dati delle prenotazioni
Ma vediamo come funziona, anticipando che per ora è in sola lingua inglese.
Innanzi tutto bisogna avere un account Gmail ed utilizzarlo per accedere all’App.
La pagina principale si presenta con un campo di ricerca per una nuova destinazione e con l’elenco dei nostri viaggi passati. Si, avete capito bene, Google Trips, rovista nelle nostre mail, trova prenotazioni aeree, alberghi, noleggi auto e poi mette tutto assieme confezionando il nostro “Trip”.
Se avete qualcosa da nascondere pensateci bene…
E’ possibile scaricare i Trip disponendo quindi in modalità off-line delle mappe, recensioni e tutti i dati relativi. Le mappe scaricate non coincidono con quelle di Google Maps.
Entrando in un Trip vengono mostrate alcune schede, in quantità diversa a seconda della località.
- RESERVATION
- THINGS TO DO
- SAVED PLACES
- FOOD & DRINK
- DAY PLANS
- GETTING AROUND
- NEED TO KNOW


RESERVATION
Quello che abbiamo notato subito in questa sezione è che purtroppo il “Grande Fratello” tende a digerire anche informazioni sbagliate, per cui un booking magari sospeso, figurerà nelle nostre prenotazioni in modo regolare e purtroppo in questa prima versione non c’è modo di rimuoverlo dalla lista.

THINGS TO DO
La lista delle cose da fare propone in automatico e divise per categoria i POI pescati, come già detto, da Google Places. Per ogni POI sono disponibili le recensioni degli utenti, chiamati da Google ”Local Guides”. Nel dettaglio del POI troveremo anche una breve descrizione da Wikipedia, una mappa e tutti i dati relativi all’esercizio, come orari, giorni di apertura e sito internet.

SAVED PLACES
Uno spazio dedicato alle nostre preferenze. Attenzione perché in questa sezione non compariranno solo i POI preferiti dalla THINGS TO DO ma automaticamente compariranno anche quelli preferiti da Google Maps. Molto apprezzabile.

FOOD & DRINK
Ovviamente non poteva mancare una sezione dedicata a ristoranti e locali in genere. Anche questo database attinge a quello dei POI di Google Places, con tanto di informazioni su orari, indirizzi e recensioni.
Purtroppo non è possibile cercare un locale per nome. Bisogna perciò attenersi all’elenco proposto o alla mappa.

DAY PLANS
Day Plans è una sezione che non è disponibile per tutte le località ma per ora solo per le città di maggiore interesse turistico. Comprende una serie di percorsi con evidenza sulla mappa in primo piano. La cosa interessante è che ci è data la possibilità di creare un percorso custom. Purtroppo la vera limitazione è che non è possibile introdurre POI diversi da quelli proposti. Quindi, anche se vedremo il nostro ristorante preferito come una stellina bianca non sarà possibile comprenderlo in un tour. Peccato.

GETTING AROUND
Anche questa sezione è disponibile per un numero limitato di città. Vengono illustrate le modalità di trasporto pubblico, i collegamenti con l’aeroporto, i taxi, bus, treni e informazioni sui parcheggi. Inoltre vengono fornite notizie anche sul come muoversi a piedi o in bicicletta.

NEED TO KNOW
Quest’ultima sezione, dedicata anch’essa ad una selezione limitata di città, offre le principali informazioni inerenti la salute, le emergenze, lo shopping e la valuta.
CONCLUSIONI
Prima di evidenziare l’elenco dei punti UP&DOWN, è opportuno ribadire che l’App è appena stata pubblicata e che, anche se Google è un colosso, va detto che vive sui feedback degli utenti. E’ ragionevole quindi credere che ci sia ancora molto margine di sviluppo proporzionalmente alle esperienze di utilizzo.
L’attacco a TripAdvisor, soprattutto ora che è in stretta partnership con Apple, è molto evidente anche se altrettanto chiaro che il Gap risulta ancora ampio. Il potenziale c’è, magari l’identità un po’ meno visto che ci è apparso subito come un tentativo di somigliare in modo ibrido a TripAdvisor e a TripIt, il noto Trip Planner fra quelli di maggior successo.
UP
- Layout semplice e moderno
- Database di Google Places
- Importazione automatica dei preferiti da Google Maps
DOWN
- Lingua solo inglese
- Importazione delle prenotazioni solo da Gmail
- Impossibilita di rimuovere prenotazioni errate
- Impossibilita di aggiungere Day Plans in località dove non presenti
- Impossibilita di aggiungere POI diversi da quelli culturali in Day Plans
- Impossibilità di cercare il mio ristorante/locale preferito in Food&Drink
La colonna sonora di ViaggioBlues

“Oltre al Blues ho un sacco di altre passioni ma nessuna di queste supera la quasi perversa attrazione che nutro per l’Andalusia, per il Flamenco e per le zingare dagli occhi neri”