Sempre loro, “quelli di Ryanair“, quelli dei sedili stretti e scomodi, quelli dei gratta e vinci e delle assegnazioni dei posti che dividono sistematicamente le coppie per far si che poi si paghi per viaggiare vicini…
Qualcuno ha mai detto a “quelli di Ryanair” nessuno divida ciò che Dio ha unito?
Poi si inventano i viaggi gratis, che però ancora non si vedono all’orizzonte e poi ancora Ryanair Rooms, il rimborso percentuale per i soggiorni prenotati con loro (ma che poi il conto si svuota a breve se non lo usi…).
Si, proprio loro che se le inventano tutte per recuperare qualche denaro in più perché i biglietti effettivamente costano poco e il personale va pagato, come la manutenzione e tutto il resto. E ci mancherebbe altro.
Però, fra tante critiche, continuiamo un po’ tutti ad usare i servizi della compagnia irlandese, al punto che alcuni aeroporti stanno aperti solo ed esclusivamente grazie a loro.
Quelli di Ryanair ci hanno insegnato a viaggiare semplicemente scegliendo la meta a caso o all’ultimo istante, solo perché magari costa poco o perché si va in un posto mai visto prima. Così il viaggiatore giallo-blu scopre che esiste l’Estonia…
Il concetto dell’ultima idea che hanno avuto è proprio quello di scelta di un volo in base ad altro rispetto alla meta in se ma semplicemente in funzione di essa.
Ecco come nasce Ryanair Tickets, un servizio ma principalmente un idea di viaggio. Perché dovrei andare a Londra? Per vedere uno spettacolo a teatro per esempio.
Così Ryanair Tickets propone i voli e i biglietti in base alla programmazione degli spettacoli nelle principali capitali europee.
Ok, ok, per ora si parla solo dell’Inghilterra, la maggior parte degli show è infatti nel West End a Londra ma c’è anche qualche altra città, come Glasgow, Woking, Edimburgo.
Confido che presto “quelli di Ryanair” conquisteranno anche il continente.
Gia mi pregusto un volo per Catania giusto per godere di uno spettacolo nel teatro greco di Taormina…
London Pass – con Trasporto

“Oltre al Blues ho un sacco di altre passioni ma nessuna di queste supera la quasi perversa attrazione che nutro per l’Andalusia, per il Flamenco e per le zingare dagli occhi neri”