Ricordi di viaggio
Algarve: alla fine del mondo

Giancarlo Fazzi, Senior Travelers, Italy
Sfogliando qualche foto mi sono imbattuto in un arcobaleno di colori: l’Algarve. Poi sono andato a cercare i miei appunti sulla Moleskine e sono stato investito da un’ondata di ricordi avvolti di malinconia e di nostalgia, come si riferissero ad un passato remoto, il quale non è. Lo potrei definire “effetto Portogallo”.
Ho avuto occasione di viverlo durante un paio di viaggi il primo del quale, il più avventuroso, partì in auto da Siviglia, in Spagna.
L’Algarve è la regione più a sud del Portogallo, confina con l’Andalusia a est, ed è una delle regioni con clima più temperato di tutta l’Europa. Una buona ragione per visitarlo durante i mesi più freddi.
La mia prima volta comunque fu in settembre e trovai senza dubbio un gran caldo. Ricordo il mio arrivo nel bellissimo paese di Carvoeiro; AirBnB non esisteva ancora ed io e mia moglie pernottammo in un’abitazione privata. Un’attempata signora tedesca ci accolse, era la proprietaria, completamente sconvolta per il gran caldo. Quella regione del Portogallo infatti beneficia di un clima temperato lungo tutto l’anno senza particolari picchi alti o bassi ma quell’estate ricordo che fu veramente rovente.

I faraglioni rossi dell’Algarve
Photograph by ViaggioBlues
La signora si lamentava in continuazione sventagliandosi con qualsiasi oggetto potesse esserle utile. Rappresentava una delle tantissime persone immigrate dal nord Europa alla ricerca di un clima migliore dove vivere dignitosamente in età da pensione. Forse oggi le cose stanno un po’ diversamente ma fino a qualche tempo fa un qualsiasi inglese con la propria pensione in Algarve se la poteva passare da gran signore.
Mi sono riferito agli inglesi non a caso perché quella regione è un po’ come se fosse una colonia di Sua Maestà la Regina… Non dimenticherò mai una scena in cui mi sono imbattuto durante il mio ultimo soggiorno. A Faro, il capoluogo, durante una visita alla cattedrale mi sono trovato nel bel mezzo di una celebrazione di matrimonio. La sposa arrivò a bordo di una vecchia Rolls, il futuro marito in doppio petto e gli invitati, anzi le invitate, semplicemente strepitose con il loro tripudio di cappelli, velette, piume, nastrini, forme e dimensioni di ogni tipo. Glamour inglese. In chiesa avevano anche un violinista ed una cantante. Ricordo di essermi fatto un mare di viaggi mentali osservando quella cerimonia.
“Mi sono riferito agli inglesi non a caso perché quella regione è un po’ come se fosse una colonia di Sua Maestà la Regina”
Lagos è senza dubbio la mia località del cuore in Algarve. Mi sono innamorato delle sue viuzze, del piccolo ma ricco mercato coperto, e soprattutto della vitalità. Dettaglio in vero assai curioso data la mia nota misantropia con tendenze decadentiste.
In Algarve infine, nel vero senso della parola, finisce l’Europa. Come perdersi i magnifici tramonti di Cabo de Sao Vicente? Ovviamente scordiamoci di goderne in sana solitudine perché c’è sempre una considerevole folla all’ora in cui il pallone rosso si tuffa nell’oceano facendo sognare l’America al di là.

Carvoeiro
Photograph by ViaggioBlues
Un altro aspetto che caratterizza l’Algarve è rappresentato gli alti faraglioni a picco sul mare, con colorazioni molto intense tendenti al rosso. Proprio dalla cima di queste scogliere può capitare di vedere dei pescatori solitari che con lunghissime lenze pescano le sardine. Inoltre l’Algarve è noto per i campi da Golf, molti dei quali terminano proprio sulle scogliere. A me stesso è capitato di raccogliere una pallina da Golf ai piedi di un faraglione.
Un’area paludosa caratterizza il tratto di costa che parte da prima di Tavira fin dopo Faro da dove si può prendere un traghetto per arrivare al lembo di terra che da sull’oceano aperto, chiamato per l’appunto Praia de Faro. La traversata della laguna è molto interessante dal punto di vista paesaggistico e si possono vedere molte specie di uccelli acquatici. Soprattutto nella zona di Faro è impressionante vedere quanto imponente sia il livello di escursione della marea.
Un cenno alla cucina basata soprattutto sui piatti a base di pesce, le sardine e il baccalà in particolare. La cataplana, piatto tipico nazionale, è servita un po’ ovunque e condensa nella sua base di zuppa tutti i sapori e le intenzioni del Portogallo.
Sostanzialmente l’Algarve può quindi interessare a chi ama il Golf, il Surf e le lunghe passeggiate. Oppure semplicemente la buona cucina e il relax. Io ho amato l’Algarve anche per quell’atmosfera retrò, un po’ decadente, se vogliamo tipica del Portogallo che ti fa vivere in un luogo presente ma col pensiero fisso al passato.

“Oltre al Blues ho un sacco di altre passioni ma nessuna di queste supera la quasi perversa attrazione che nutro per l’Andalusia, per il Flamenco e per le zingare dagli occhi neri”