FESTA SULL’AIA 2019
sabato 24 agosto ore 12
Leggo su un cartello “Negruzzo Festa sull’aia”
Google Maps mi conferma l’esistenza di questo luogo.
Ogni anno, l’ultimo sabato di agosto si festeggia a modo loro, nei cortili per l’appunto.
Ma facciamo un passo indietro: Negruzzo è una frazione di Santa Margherita di Staffora, in provincia di Pavia.
Si fregia di comune più alto dell’Appennino Pavese, con i suoi 1131 mt garantendosi così l’appellativo di Perla dell’Appennino.
Normalmente la frazione è abitata da una ventina di persone ma durante l’estate si popola animandosi, proprio come capita a molti altri paesi semi abbandonati. Ne avevamo parlato raccontando di Bertone.

L’idea degli abitanti è semplice: festeggiare, aprendo le porte del paese anche agli estranei, prima di tornare in massa alle città lasciando così Negruzzo nel silenzio della montagna e dei suoi boschi.
Oltre alla buona cucina, l’atmosfera è resa ancora più folcloristica dai suoni di fisarmoniche, pifferi e canti con le esecuzioni tipiche delle Quattro Province.



La strada che porta al paese è suggestiva, stretta e con panorami di tutto rispetto.
Unico neo della giornata riguarda l’organizzazione della festa che non ha saputo ben gestire l’afflusso di auto al paese costringendo molti malcapitati a dover tornare indietro a bocca asciutta perché di parcheggi nella frazione proprio non ce ne sono. A onor di cronaca va detto che non appena si sono accorti del disagio hanno posto rimedio chiudendo la strada a monte.


Riguardo alla festa pollice alto per:
1-Gli spettacolari ravioli nostrani
2-Il servizio al tavolo
3-Il vino e l’acqua gratis
4-I musicisti
La vista panoramica dal sagrato della chiesa giustifica da sola il viaggio.

Tornando a casa il mio pensiero corre agli abitanti stanziali di Negruzzo e al loro risveglio l’indomani della festa e dell’estate.
Come cita un bel cartello all’interno dell’unico bar della frazione
“Qui in certe stagioni l’unico rumore è quello del vento, ma per chi qui vive, il più delle volte riesce a diventare musica.”

“Oltre al Blues ho un sacco di altre passioni ma nessuna di queste supera la quasi perversa attrazione che nutro per l’Andalusia, per il Flamenco e per le zingare dagli occhi neri”