L’amico Sasà andrà per la prima volta a Barcellona e mi ha chiesto qualche informazione. Pensavo che effettivamente, dopo l’ennesimo viaggio a Barcellona, non mi ero ancora prodigato nel redigere una semplice miniguida alla scoperta della città catalana.
Forse perché in rete di guide su cosa vedere a Barcellona e di siti specializzati ce ne sono in quantità industriale?
Ma Sasà ha chiesto a me e così Viaggioblues risponde.
Quando andare a Barcellona
La latitudine non mente quasi mai. E nemmeno l’affaccio sul mare. Così Barcellona garantisce un buon clima per gran parte dell’anno. L’ho provata un paio di volte in pieno inverno e ho sempre trovato temperature molto gradevoli. Chiaramente la regola numero uno rimane sempre quella di controllare per bene le previsioni meteo. Se su mezza europa gira qualche cattivissimo ciclone artico è chiaro che farà freddo anche nella capitale catalana..
Una ulteriore risposta alla domanda sul quando andare a Barcellona sarebbe anche: dipende dal motivo. Infatti cambia parecchio se l’approccio è prettamente turistico oppure per semplice svago. Le code sotto al sole di luglio e agosto possono essere un problema.
Come arrivare a Barcellona
Per mare
L’Italia è collegata con la tratta da Genova. Se non potete volare e volete risparmiare un migliaio di chilometri di strada è l’unica soluzione. A patto che siate disposti a spendere tempo (impiega 20h) e soldi (dai 50€ in su) e che siate un po’ lupi di mare perché il passaggio al largo di Marsiglia è sempre ben agitato. Grandi Navi Veloci è una delle compagnie che batte la tratta Genova-Barcellona.
Per strada
Beh le indicazioni non sono poi difficili: da Ventimiglia sempre dritto. Certo proprio rettilinea la strada non è…Il senso è che una volta lasciata l’Italia si attraversa tutto il sud della Francia fino ai Pirenei arrivando al confine con la Spagna. Da li si arriva a Barcellona in meno di un paio d’ore. Per i patiti della guida, da Milano servono poco meno di dieci ore per arrivare a destinazione, macinando circa un migliaio di chilometri.
Per aria
Direi la soluzione più gettonata e alla portata di tutti. Ryanair, Vueling, Alitalia, Easy Jet sono le compagnie che più operano sulle tratte per Barcellona El Prat o Girona.
I prezzi ormai sono ridicoli. Seguendo le offerte delle sopra citate compagnie aeree si possono davvero trovare biglietti a partire da 10€ per tratta. Un chiaro invito al viaggio. Cerca un volo con Skyscanner
Da entrambi gli aeroporti bisogna poi attrezzarsi con altri mezzi per arrivare in città. Treno, bus o auto a noleggio.
Dove alloggiare a Barcellona
Barcellona è una delle più grandi attrazioni turistiche del mondo, per cui ogni forma di offerta è presente. Hotel, Airbnb, ostelli, campeggi, couchsurfing e poi ovviamente amici, parenti e conoscenti. A Barcellona è impossibile non trovare una sistemazione. Fate voi secondo tasche ed esigenze.
Ovviamente il consiglio è sempre quello di trovare una sistemazione che permetta di gestire il piano di visita alla città in modo intelligente. Un po’ di strategia non guasta mai e può far risparmiare tempo, denaro e soprattutto un sacco di energie.
Booking.comCome muoversi a Barcellona
Come ogni grande metropoli anche Barcellona offre diverse soluzioni per gli spostamenti urbani. Ha una buona rete di metropolitana e bus. Anche muoversi in tram a Barcellona può essere una buona soluzione per guardarsi attorno.
Chiaramente tutti sappiamo che una delle maggiori particolarità di Barcellona è proprio la sua struttura urbanistica, regolare e con isolati quadrati. Le strade sono molto ampie. Un progetto moderno che fra le altre cose aveva lo scopo di facilitare la mobilità.
Detto ciò non mi sento comunque di consigliare l’auto come mezzo principale per muoversi a Barcellona perché parliamo pur sempre di una grande metropoli, con tutte le attuali complicazione che il traffico comporta. Va detto però che l’impiego dei taxi è comodo e non esageratamente costoso.
Da non trascurare l’acquisto di un abbonamento oppure di una CityCard per usufruire dei mezzi di trasporto pubblici.
Hola Barcellona 21€ 3 giorni per tutti i mezzi tranne AEROBUS che collega la città all’aeroporto.
Dove mangiare a Barcellona
E che cosa si può mai rispondere a una domanda del genere? A Barcellona poi, dove non ho idea di quante persone di nazionalità diverse vivano e quanti ristoranti di conseguenza. Ora, che le tapas e la paella siano d’obbligo su questo non ci piove. Anche se…la paella migliore è forse quella di Valencia e le tapas più succulenti quelle andaluse, ma non vorrei aprire dibattiti sulla gastronomia iberica.
Barcellona è una città di mare ma è anche a due passi dalle montagne. Pesce, verdure e salumi li si trovano ovunque e una delle esperienze più intense in tal senso (forse anche una po’ inflazionata) può essere ritrovata mangiando al mercato de la Boqueria.
Come dicevo prima però il vero punto di forza di una metropoli come Barcellona è la multietnicità, per cui non bisogna per forza rinunciare ad esperienze di cucina internazionale. Si possono senz’altro trovare piacevoli sorprese.
Così come per la varietà dell’offerta gastronomica anche per i prezzi la forbice è ampia. A Barcellona c’è una grandissima cultura della ristorazione ed esistono molti ristoranti stellati.
Cosa visitare a Barcellona
Finalmente ci siamo: a Barcellona cosa vedere? Proviamo a fare un elenco.
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Sagrada Familia
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La Pedrera
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Casa Batlló
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Parc Guell
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La Boqueria
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Quartiere Gotico
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Le Rambla
In realtà all’elenco andrebbero aggiunte anche molte altre cose da vedere ma andiamo per ordine.
Non mi sostituirò goffamente e inutilmente ad una buona guida turistica, umana o virtuale che possa essere, ma cercherò di portare il mio punto di vista da viaggiatore, soprattutto con l’esperienza accumulata nelle mie visite a Barcellona.
La regola numero uno è: studiare. Certo che si può andare ovunque senza sapere nulla ma un minimo di informazione può impreziosire il viaggio e fare risparmiare un sacco di tempo e risorse. L’elenco sopra riportato è un po’ come se fosse l’abc per scoprire Barcellona. Arrivare in città per la prima volta senza nemmeno sapere chi sia Gaudì sarebbe semplicemente inaccettabile.
Il consiglio che mi sento di dare, tempo e denaro a disposizione permettendo, è anche quello di prenotare delle visite guidate, almeno alla Sagrada Familia e almeno in una delle case costruite da Gaudì. La qualità di una visita con una guida autorizzata in carne e ossa è, a mio parere, impareggiabile.
Le principali attrazioni legate a Gaudì, anche il Parc Guell, meritano di essere visitate con calma ed è una buona cosa prenotare i biglietti almeno con un giorno di anticipo per non avere brutte sorprese in quanto la gestione delle entrate è a numero chiuso.
Riguardo alla Sagrada Familia consiglio vivamente di pagare qualche euro in più per salire su una delle torri e spiego anche il perchè.
Negli ultimi quindici anni ho visto la trasformazione della Sagrada Familia di Barcellona da un cantiere a quello che è oggi, un tempio in attività. Le gru sono una costante che svetta sopra le torri ma ogni volta si può notare un pezzo nuovo ed è per me molto eccitante il fatto di poter assistere, nel mio tempo, alla costruzione di una cattedrale. Vorrei tanto riuscire a vedere l’installazione della grande torre centrale.
Un’altra cosa che mi incanta e che suggerisco a chiunque di fare è di lasciarsi rapire dalle incredibili sculture in bassorilievo che coprono letteralmente tutta la cattedrale. Amo mettermi al sole e giocare a riconoscere animali strani scolpiti nella pietra. La Sagrada Familia è senza dubbio un’opera pazzesca.
Riguardo alla Boqueria, il mercato coperto più famoso di Barcellona, c’è poco da dire, va visitato e vissuto, soprattutto di mattina e verso l’ora di pranzo, momento in cui alla Boqueria si può approfittare di uno dei tanti chioschi interni per provare qualche piatto tipico.
Le Rambla sono i famosi viali di Barcellona, palco naturale per i busker che arrivano da ogni parte del mondo per esibirsi.
Infine l’ultimo must è il quartiere gotico, il centro antico di Barcellona, con vicoli stretti e la vita notturna che ci si immagina.
Esattamente come ci si aspetta di trovare una zona con questo nome. Scordiamoci la Barcellona delle Ramblas e delle strade trafficate. Qua ci si trova tra stili medievali e tratti romanici, in mezzo a vicoli stretti ed edifici di interesse storico e culturale.
Antica Sinagoga
Con 3,5€ si può accedere a questo piccolo e angusto spazio, di sicuro interesse e suggestione. Una signora spiega la storia della sinagoga in inglese o spagnolo. Giusto per capire qualcosa in più del quartiere gotico e della sua tradizione ebraica.
Cattedrale di Barcellona
Detta anche della Santa Croce e di Santa Eulalia troneggia nel quartiere gotico.
Per entrare si pagano 7€ ed è possibile fare il biglietto online al volo per accedere senza la coda.
Non perdetevi l’area del coro perché è notevole
Incluse nel biglietto d’ingresso ci sono anche l’accesso al chiostro, al piccolo museo e la salita sui tetti da cui si può godere di una meravigliosa vista panoramica sulla città.
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Altre cose da vedere a Barcellona con più tempo
A seconda del tempo che si ha a disposizione e delle passioni ci sarebbero un sacco di altre cose da vedere:
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Camp Nou
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La Barceloneta
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Le spiagge
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La fontana magica
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I musei
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I mercati
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Castello di Montjuïc
Come detto dipende solo dalle proprie curiosità e risorse.
Tutti i migliori consigli su Barcellona li trovi su questo sito
Nei dintorni di Barcellona
Se poi si vuol fare la gita fuori porta allora suggerisco certamente questi itinerari:
Girona
Cittadina incantevole e colorata. Merita una visita soprattutto se si sceglie come punto di partenza o arrivo per l’aeroporto.
Tossa de Mar
Località di mare. Vale la pena tutto l’anno, anche in inverno. La salita al castello lungo le mura fortificate offre una vista sul mare e sul paese assolutamente pregevole. Tossa de Mar vale certamente più di una gita.
LLeida-Pirenei
Per un breve periodo Ryanair aveva una rotta dall’Italia ma poi l’ha tolta. Io l’ho utilizzata una volta come base di partenza per un viaggio alla scoperta dei Pirenei catalani. Esperienza raccomandatissima per scoprire una regione incredibilmente verde e ricca di acqua.

“Oltre al Blues ho un sacco di altre passioni ma nessuna di queste supera la quasi perversa attrazione che nutro per l’Andalusia, per il Flamenco e per le zingare dagli occhi neri”