Se pensiamo a Mosca senza troppo riflettere, le prime immagini che ci vengono in mente sono quasi certamente quelle della Piazza Rossa, del Cremlino e della Cattedrale di San Basilio con le sue coloratissime cupole e colonne. Ed in effetti queste sono le prime cose che sono corsa a vedere, nonostante una fastidiosa pioggia di inizio agosto. E quindi sono tornata rivederle con il sole che faceva risplendere le cupole dorate, che ravvivava i colori squillanti della Cattedrale e rivestiva di buonumore gli imponenti edifici governativi e statali.
Perché Mosca è questo, l’austerità di una bellezza sicura di sé, che non teme nulla, unita alla maestosa grandezza delle costruzioni sul lungo fiume, sullo sfondo dei grattacieli di Moscow City, un richiamo alle City delle metropoli americane o europee. Le vie sono enormi, le piazze grandiose, regna un certo ordine e una notevole pulizia da parte di addetti che lavorano continuamente: una vera capitale, autoreferenziale e consapevole del proprio ruolo come punto di riferimento per tutta la Russia. Turisti a valanghe, molti russi e giapponesi, poi cinesi e da ultimi gli Europei.
Naturalmente appena si esce dalla zona più o meno centrale, il paesaggio si fa un po’ meno gradevole, anche se dignitoso, ma si avvertono i segni della faticosa vita di una popolazione di milioni di persone che vive in veri e propri alveari, alcuni ancora retaggio delle costruzioni staliniane.
La metropolitana di Mosca
Ma, come magnificamente filmato in alcuni documentari, è la Metropolitana di Mosca che lascia letteralmente senza fiato: le stazioni sono molto diverse tra loro, tutte hanno un tema diverso e sono tutte a loro modo uno s-p-e-t-t-a-c-o-l-o! profusione di marmi, statue, incisioni, sculture, migliaia di mosaici a celebrare la storia della Russia, la Rivoluzione, i lavoratori, le diverse regioni, i combattenti e le guerre. Ognuna ha un suo stile, a suo modo elegante, in cui milioni di persone si riversano quotidianamente, camminando come razzi o correndo, mentre i turisti come me restano incantati da queste magie sotterrane che appaiono a volte all’improvviso al termine di scale mobili infinite. Si scende a grande profondità e poi… lampadari di cristallo, soffitti a cassettoni, panchine elaborate, mosaici multicolori, materiali pregiati ovunque. La realtà davanti ai miei occhi è stata una sorprendente collana di preziose immagini.
Non ultima meraviglia sono i centri commerciali, primo fra tutti il GUM, di fronte al Cremlino, illuminato di sera come a Natale, e i grattacieli della City, in acciaio e cristallo di diversi colori, moderne vette che rivaleggiano in luce con quelle dorate delle innumerevoli chiese ortodosse, un po’ ovunque
Su Mosca si possono scrivere e sono state scritte milioni di pagine. Come sempre ognuno ha le proprie memorie negli occhi e nel cuore.
Booking.comViaggiare è osservare, capire, descrivere, raccontare ciò che hai visto e vissuto a chi ti vuole ascoltare per conoscere qualcosa di nuovo, come ho sempre fatto anch’io.