I COLLI EUGANEI CON LA E-BIKE

da | Lug 26, 2019

I Colli Euganei sono la meta ideale per una gita con la e-bike. Un paio di facili itinerari per scoprire un territorio ricco di natura e di storia.

I Colli Euganei, queste protuberanze di formazione vulcanica nel mezzo della pianura a sud ovest di Padova, una benedizione per il microclima locale, per la varietà e bellezza dei paesaggi e, a giudicare dai campi, perfetto habitat per la coltivazione della vite.

colli euganei

Non me ne vogliano i veneti per aver usato il termine protuberanza ma guardando le cartine e vedendo i colli dal vivo, sembra proprio che i Colli Euganei siano letteralmente spuntati dal terreno come dei funghi.

Da qualche anno un valore aggiunto al territorio, grazie all’impegno della Provincia di Padova, è rappresentato dall’Anello dei Colli Euganei, un percorso ciclabile che gira tutto intorno al parco.

A onor del vero non si tratta sempre di piste ciclabili in quanto spesso è consentito il traffico veicolare, almeno per i residenti.

Ho avuto un paio di giorni a disposizione per scoprire una parte del territorio e mettere alla prova una e-bike.

Il mio campo base a Lozzo Atestino.

Il mio mezzo la e-bike KTM Macina Cross 11CX5 con motore Bosch Performance CX, customizzata per il turismo.


PRIMO GIORNO SUI COLLI EUGANEI

colli euganei

Il primo giorno ho tastato il terreno dapprima eseguendo il piccolo anello attorno al Monte di Lozzo, l’unico colle isolato dagli altri.

Sul percorso si può ammirare il castello di Valbona.

colli euganei

La pista non presenta dislivelli e percorre in gran parte il ciglio dei canali di irrigazione di cui questa zona è piena.

La pedalata in piano è leggera, a tratti quasi noiosa, anche perchè la legge prevede che questo tipo di mezzo non superi i 25kmh con l’ausilio del motore elettrico. Questo significa che se si vuole andare oltre quella velocità il motore smette di aiutare e ci si trova nelle gambe un mezzo da 25 chili. La precisazione sfata il mito che la bici elettrica va da sola. Non è vero, anche se purtroppo in giro si vedono personaggi con modelli che vanno senza pedalare e a velocità ben oltre i 25kmh. Andrebbero fermati e multati.

La e-bike non va se non si pedala!

colli euganei

Una volta raggiunto Lozzo Atestino lascio la ciclabile e imbocco la SP29 verso est. Il traffico del fine settimana di luglio è modesto e consente di pedalare serenamente senza particolari tensioni.

Sulla destra, al di la del canale si vede l’anello ciclabile e man mano che si procede lo si vede sempre più in basso. Significa che la nostra strada sta salendo e finalmente la e-bike inizia ad aiutare seriamente.

Con questo tipo di motore serve dare un po’ di forza sui pedali se si vuole l’aiuto elettrico. Quindi non conviene andare troppo piano. Si tratta di prenderci un po’ la mano e capire come dosare le gambe per avere il meglio dal motore.

Arrivo al bivio per Cinto Euganeo e noto alla mia sinistra il complesso del museo di Cava Bomba. Peccato solo che non possa visitarlo. Ho poco tempo e non sono attrezzato per mettere al sicuro la e-bike.

colli euganei

La SP21 porta verso l’interno dei Colli Euganei e mi richiama a se come una calamita col ferro.

Passo per Cinto Euganeo arrivando fino a Fontanafredda dove imbocco la SP99 verso nord arrivando fino a Faedo.

I paesaggi cambiano spesso, anche se i vigneti restano una costante decisamente consolidata.

Più si sale in quota e più la sensazione di trovarsi sugli Appennini aumenta.

Sapendo che non si tratta di una catena montuosa e che tutto attorno c’è pianura penso sia davvero miracoloso tutto ciò.

Da Faedo ripercorro la stessa strada dell’andata ma a Fontanafredda proseguo verso Crosara per poi risalire fino a Valnogaredo. In questo piccolo paese si trova una enorme dimora, la Villa Contarini Piva, che risale addirittura alla fine del 1400.

Da li ritorno a Lozzo Atestino per un totale di 36 km, un consumo di circa un quarto della batteria, gambe buone e una discreta scottatura a braccia e gambe. Non dimenticate la protezione solare.

colli euganei

SECONDO GIORNO SUI COLLI EUGANEI

colli euganei

Su consiglio dei miei ospiti locali percorro il tratto di anello ciclabile dei Colli Euganei da Lozzo Atestino fino a Este.

A differenza di ieri ho viaggiato lasciandomi il canale sulla sinistra e rimanendo sempre all’altezza dei campi.

Un caldo incredibile mi accompagna già nella prima parte del mattino e nemmeno mi va di spingere la e-bike fino ai 25kmh di velocità massima.

Una delle cose che mi ha colpito di più è la differenza fra le coltivazioni sulle due sponde del canale. A sinistra, dalla parte dei colli un vigneto dietro l’altro mentre sulla sinistra prevalentemente mais, tipico paesaggio da pianura padana.

Percorrendo l’anello ho trovato molti ciclisti e pochissimi veicoli, forse un paio. E riconfermato un generale senso di noia. Mi ricorda troppo i miei argini cremonesi.

A Este, giusto uno stop per una foto alla basilica e alla piazza centrale, addobbata a festa con un movimento che si vede essere solo all’inizio. Il vero protagonista del paese infatti è il castello Carrarese che con le suo imponenti cinta occupa uno spazio davvero impressionante.

Non riesco a smettere di ammirarlo e le foto si sprecano.

colli euganei

Ora pero è ora di riprendere a pedalare perché la meta della giornata è ancora lontana. Proseguo fino a Baone e poi su fino ad Arquà Petrarca, il paese medioevale dove il poeta visse fino alla fine dei suoi giorni e dove mi sono concesso la pausa più lunga della gita.

colli euganei

La salita che porta fino alla parte alta del paese è stata probabilmente la più impegnativa di tutto il giro e San Bosch mi ha davvero aiutato molto. Ho impostato uno dei rapporti più corti del cambio Shimano e l’assistenza sul livello di potenza più alta.

Per tutta la salita il suono del motore della mia e-bike mi ha quasi infastidito con il suo canto sibilante. Vorrei più discrezione per rispetto verso i duri e puri della bici muscolare.

In compenso la discesa è stato un divertimento e un’occasione per testare i freni a disco e la loro più che convincente efficienza e potenza.

Il percorso continua verso Valle San Giorgio dove ho trovato alcuni tratti di paesaggio fra i migliori dei due giorni.

Quindi Baone, Este e l’anello della ciclabile fino a Lozzo Atestino.

I numeri della giornata: 42 km, batteria al 70%, gambe buone e scottature diffuse perché ancora non ho messo la protezione.

Con la bici elettrica sui Colli Euganei

e-bike

Conclusioni

Mi manca l’area nord del parco e tutte le località termali. Sarà per una prossima volta.

La zona mi è piaciuta un sacco e certamente mi ha sorpreso, insisto che per chi abita in zona la presenza dei Colli Euganei è una vera benedizione.

L’esperienza con la e-bike è stata davvero positiva anche se merita le dovute distinzioni rispetto alla bicicletta tradizionale. E’ semplicemente un’altra cosa e ogni confronto sarebbe tempo perso.

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